Branding strutture affitti brevi
Nel mercato degli affitti brevi l’offerta è vastissima: case vacanze, B&B, appartamenti turistici e molto altro. Distinguersi è fondamentale. Curare l’immagine del tuo marchio ti aiuta proprio a emergere dalla massa, differenziando la tua offerta e rendendoti più memorabile agli occhi dei clienti. Inoltre, un brand riconoscibile comunica professionalità e affidabilità, elementi decisivi nella scelta degli ospiti. In altre parole, se i viaggiatori percepiscono che dietro le tue strutture c’è un’identità solida e curata, saranno più propensi a fidarsi e prenotare da te piuttosto che da un concorrente improvvisato.
Un branding efficace crea anche un legame di fiducia e fedeltà con i clienti. Ospiti soddisfatti tenderanno a ricordarsi di te e magari a tornare nelle tue proprietà in futuro. Questo aspetto è cruciale soprattutto se gestisci più strutture: presentarle tutte sotto un’identità comune (stesso nome, logo, stile comunicativo) aumenta il riconoscimento pubblico e favorisce la nascita di ospiti abituali e prenotazioni ripetute. In sostanza, più coerente sarà il tuo marchio su tutti gli appartamenti che gestisci, più il tuo brand risulterà facile da ricordare e da consigliare ad altri.
Infine, investire nel branding semplifica il marketing e aggiunge valore alla tua attività. Un marchio unico e ben definito rende immediatamente chiaro cosa offri e a chi ti rivolgi, permettendoti di comunicare efficacemente su tutti i canali senza dover ogni volta presentare da zero i tuoi servizi. Allo stesso tempo, una forte identità di marca eleva la percezione della qualità: i clienti sono spesso disposti a pagare di più per un brand di cui si fidano. Insomma, nel settore extra-alberghiero il branding non è un vezzo da grandi hotel, ma una leva strategica anche per i property manager di appartamenti: ti consente di uscire dall’anonimato, conquistare la fiducia degli ospiti e costruire nel tempo una reputazione che genera valore.
Naming coordinato: scegliere un nome per le tue strutture
Il nome della struttura è il primo mattone del tuo brand. Trovare un nome unico, coerente e studiato con cura è un must per qualsiasi property manager che gestisca più appartamenti. Un nome accattivante e distintivo, infatti, contribuisce a sviluppare l’identità del marchio, a distinguerti dalla concorrenza e persino a migliorare la visibilità online delle tue proprietà. Al contrario, affidarsi a nomi generici o casuali rischia di renderti invisibile nel mare di annunci tutti uguali.
Come scegliere, quindi, un nome coordinato per più strutture? Per prima cosa pensa al filo conduttore del tuo business: c’è un tema, un concept o un valore che accomuna i tuoi appartamenti? Ad esempio, potresti voler richiamare la località (es. “Luna Rossa Apartments Roma” e “Luna Rossa Apartments Milano”), oppure puntare su un tema particolare (“Sunset Homes”, “Sunset Loft”, “Sunset Cottage”, ecc.). L’importante è che ogni nome sia coerente con gli altri e rimandi subito al tuo brand. Se hai già un marchio o nome aziendale, valuta di includerlo nei nomi delle singole strutture: in questo modo, ogni annuncio porterà la tua “firma” inconfondibile. Ad esempio, se la tua società si chiama DolceVita Stays, potresti nominare gli alloggi “DolceVita Colosseo Suite”, “DolceVita Navigli Loft”, e così via – ogni proprietà mantiene la sua unicità ma è chiaramente parte della stessa famiglia.
Quando scegli il nome di ciascuna struttura, tieni a mente alcuni principi chiave. Il nome dovrebbe raccontare qualcosa del tuo alloggio o dei tuoi valori: può essere l’occasione per narrare una storia e creare un legame emotivo con gli ospiti. Evita nomi troppo generici o inflazionati come “Casa Bella” o “Central Apartment” – dicono poco di specifico e rischiano di perdersi tra mille simili. Meglio osare un po’ ed essere originali: nel settore degli affitti turistici, i nomi comuni e banali non restano impressi, mentre quelli creativi o insoliti ti aiuteranno a emergere. Assicurati inoltre che il nome sia breve e facile da ricordare: spesso i portali di prenotazione hanno limiti di caratteri per i titoli, e comunque un nome sintetico e pronunciabile resterà più impresso nella mente dei viaggiatori. Evita sigle o termini troppo complicati: se il significato non è chiaro a primo acchito, rischi di confondere e allontanare i potenziali ospiti.
Un altro passo importante è verificare che il nome scelto sia disponibile e utilizzabile ovunque: controlla che non esista già una struttura con lo stesso nome nella tua zona (per evitare omonimie spiacevoli).
Immagine coordinata: logo, palette di colori e font
Definito il nome, è ora di dare un volto al tuo brand. Gli elementi visivi – logo, colori, font – devono lavorare insieme per creare un’immagine coordinata forte e riconoscibile. Un design curato aggiunge personalità e coerenza al tuo progetto: un logo ben studiato, ad esempio, può dare colore e sostanza alla tua attività di affitti brevi, fornendo alle tue strutture una identità visiva con una personalità che i tuoi ospiti impareranno a riconoscere e apprezzare. D’altronde pensa ai grandi marchi: spesso bastano il logo o i colori per farceli venire in mente. Allo stesso modo, vuoi che chiunque veda le tue inserzioni o i tuoi profili associ immediatamente quei colori o quel simbolo soltanto a te.
Logo: investi nella creazione di un logo efficace per il tuo brand di affitti brevi. Non dev’essere per forza un disegno elaborato – anche un semplice logotipo (magari il nome stilizzato) può andare bene – ma deve essere memorizzabile, unico e rappresentativo. L’ideale è che richiami qualche aspetto essenziale della tua attività: ad esempio il territorio (un elemento grafico che ricorda il mare, la montagna o la città in cui operi), il tipo di esperienza che offri, oppure un simbolo legato al nome stesso. Ricorda che il logo apparirà ovunque: sul tuo sito, sui canali social, nelle comunicazioni con gli ospiti, forse persino sulle targhe o sui biglietti da visita della struttura. Assicurati quindi che sia versatile e ben leggibile in ogni dimensione (dalla piccola icona sul profilo Instagram alla copertina di una brochure) e su diversi sfondi. Se non hai competenze grafiche, considera di affidarti a un professionista oppure di utilizzare strumenti online (vedremo più avanti alcune soluzioni low-cost). In ogni caso, definisci chiaramente i valori e lo stile che vuoi trasmettere, così da guidare la creazione del logo nella giusta direzione.
Palette di colori: scegli una palette di colori e utilizzala in modo coerente su tutti i materiali legati alle tue strutture. I colori dovrebbero catturare lo spirito del marchio e rifletterne la proposta di valore. Ad esempio, toni verdi e marroni comunicano sostenibilità e natura, mentre un tocco di nero o grigio può dare un senso di eleganza e raffinatezza. Non scegliere i colori a caso o solo perché “ti piacciono”: pensa all’emozione e al messaggio che vuoi dare agli ospiti. Mantieni la palette limitata (due o tre colori principali al massimo, più eventuali varianti neutre) e usala su tutti gli elementi: dal logo al sito web, dai profili social fino ai dettagli grafici nelle foto o nei documenti. Un’idea intelligente è portare i colori del brand anche all’interno delle proprietà – ad esempio attraverso l’arredamento o piccoli dettagli decorativi – così da offrire agli ospiti un’esperienza di marca completa e senza interruzioni, anche a livello fisico. Immagina un ospite che, arrivando nell’appartamento, ritrova lo stesso colore predominante visto sul tuo sito o nelle foto: sarà un tocco di professionalità in più che rafforza la percezione di coerenza.
Font: spesso sottovalutato, il font (o i font) che utilizzi fa parte integrante dell’identità visiva. Anche qui, scegli uno o al massimo due caratteri tipografici da utilizzare in tutto il tuo materiale. Ad esempio potresti avere un font per i titoli e uno per i testi di corpo, ma assicurati che siano in linea con la personalità del brand. Uno stile elegante e pulito trasmetterà un’idea di lusso sobrio o modernità minimalista, mentre un font più arrotondato o “handwritten” comunicherà vicinanza, creatività o atmosfera giocosa. L’importante è che tu mantenga gli stessi font ovunque: sul sito web, nelle guide di benvenuto, nelle grafiche social, nelle inserzioni e persino nei documenti cartacei come i contratti o le istruzioni in appartamento. Questa uniformità farà sì che chiunque entri in contatto con i tuoi materiali, digitali o fisici, percepisca sempre lo stesso stile e tono. Coerenza nei font significa anche professionalità: un testo scritto con caratteri differenti a ogni occasione apparirà dilettantistico. Se non hai un tuo font “proprietario”, nessun problema: scegline uno tra i tanti font gratuiti o commerciali disponibili, e adottalo come voce ufficiale del tuo brand.
In sintesi, costruire l’immagine coordinata richiede di definire uno stile visivo uniforme. Significa stabilire linee guida chiare su come usare logo, colori e font e seguirle in modo rigoroso su qualsiasi piattaforma o materiale tu utilizzi. Dalla carta intestata alle anteprime fotografiche, nulla fa eccezione. Questa coerenza grafica aumenterà la riconoscibilità del tuo brand: i tuoi annunci saranno immediatamente distinguibili e, col tempo, basterà un colpo d’occhio a un logo o a un colore per far pensare un ospite abituale: “Ehi, questo appartiene a quel property manager che conosco!”. Proprio ciò che vuoi ottenere.
Fotografia coordinata e riconoscibile
Anche le immagini giocano un ruolo cruciale nel branding delle strutture ricettive. Spesso la prima cosa che un potenziale ospite guarda di un annuncio sono le foto: ecco perché devono essere non solo di alta qualità, ma anche coerenti con la tua identità visiva. Le immagini delle tue proprietà dovrebbero raccontare a colpo d’occhio i valori e lo stile del tuo brand, creando un filo conduttore tra appartamenti magari anche molto diversi tra loro. Dalla luce utilizzata, ai soggetti ritratti, fino ai piccoli dettagli nell’inquadratura, tutto può contribuire a rendere le tue foto immediatamente riconoscibili e associate al tuo marchio.
La prima regola è abbastanza semplice: non risparmiare sulla qualità delle foto. Abbiamo detto che le foto sono la tua “vetrina”: immagini buie, sfocate o amatoriali faranno scappare anche il cliente più interessato. Investire in fotografie professionali vale decisamente la pena, perché può aumentare in modo significativo il tasso di conversione delle prenotazioni. Se possibile, ingaggia un fotografo specializzato in interni/real estate, almeno per gli scatti principali di ogni appartamento. Alternativamente, se devi fare da te, utilizza una buona fotocamera (oggi anche smartphone avanzati possono dare ottimi risultati, ma imparane le funzionalità), cura l’illuminazione naturale e sistema la scena nei minimi dettagli prima di scattare. Presenta sempre gli ambienti puliti, ordinati e magari “invitanti” (qualche fiore, un letto ben fatto, una tavola apparecchiata con gusto, ecc.), così che chi guarda le foto possa immaginarsi già ospite lì da te. Ricorda: l’obiettivo è far innamorare i potenziali clienti della tua casa vacanze ancor prima che vi mettano piede.
Oltre alla qualità, però, conta la coerenza stilistica delle immagini. Trattandosi di branding, le foto devono essere considerate un vero e proprio elemento dell’identità del marchio. Questo significa che dovrebbero armonizzarsi con gli altri elementi visivi: ad esempio, se il tuo brand ha un tono caldo e accogliente, probabilmente le tue foto avranno colori caldi, luci soffuse e dettagli che richiamano quel mood (un plaid sul divano, candele accese, ecc.). Se invece punti su uno stile moderno e luxury, le foto potranno avere luce più fredda e linee pulite, magari inserendo in ogni scatto un tocco del tuo colore aziendale (un cuscino, un elemento decorativo del colore del logo, ecc.).
In pratica, assicurati che le foto siano coerenti con gli altri elementi del marchio.
Branding su Airbnb, Booking e social media
Curare il brand delle tue strutture significa applicarlo ovunque, non solo sul tuo sito o sui biglietti da visita, ma anche – e soprattutto – sulle piattaforme di terze parti dove incontri davvero i clienti: i portali OTA (Online Travel Agency) come Airbnb, Booking.com, Vrbo ecc., e i social network. Spesso, infatti, il primo punto di contatto con un ospite avviene proprio su uno di questi canali esterni. Per questo motivo, è fondamentale trasportare l’identità visiva e i valori del tuo brand anche lì, in modo coerente.
Partiamo dai portali di prenotazione. Se pubblichi le tue case vacanze su piattaforme come Airbnb o Booking, non esitare a inserire il tuo logo negli annunci e iniziare così a sviluppare l’immagine del marchio anche su quei canali. Molti property manager trascurano questo aspetto, limitandosi a caricare le foto e una descrizione generica: invece, dovresti considerare il tuo profilo Airbnb/Booking come un’estensione del tuo brand. Come fare in pratica? Ad esempio, Airbnb permette di aggiungere una foto profilo host: utilizza il logo della tua azienda o una foto di copertina che riporti il nome del tuo brand. Nella descrizione dell’alloggio, oltre a descrivere le caratteristiche, puoi inserire una nota sul tuo stile o sulla filosofia del tuo brand (“Alloggio gestito da DolceVita Stays, garantiamo pulizia professionale e stile locale in tutte le nostre proprietà”). Mantieni un tono di voce coerente con quello che usi sul tuo sito o altrove: se il tuo brand è informale e giovanile, anche la descrizione su Airbnb avrà uno stile amichevole; se punti sul lusso, userai un linguaggio più curato e formale, coerentemente. Dove possibile, inserisci il nome coordinato che hai scelto come parte del titolo dell’annuncio – ad esempio “Suite Luna Rossa – by [Nome Brand]” – in modo che chi scorrazza tra decine di annunci inizi a vedere ricorrere quel “Luna Rossa” e lo memorizzi. Attenzione però a non infrangere le linee guida dei portali (alcuni non amano aggiunte promozionali nei titoli); se necessario, limita il brand name alla sezione host o alla descrizione.
Su Booking.com il discorso è simile: se gestisci più appartamenti, potresti raggrupparli sotto un profilo unico (ad esempio diventando un “Gruppo Appartamenti” ufficialmente) così da mostrare il nome del brand come manager delle proprietà. Anche su Booking puoi aggiungere un testo di presentazione della struttura dove raccontare in breve la tua filosofia di ospitalità e menzionare il brand. Uniforma le immagini del profilo su tutti i portali: idealmente, l’avatar o immagine host su ogni piattaforma dovrebbe riportare il tuo logo o un’immagine simbolo del tuo brand (es. la foto di un dettaglio ricorrente nelle tue case). In questo modo, indipendentemente dal sito su cui il viaggiatore ti trova, percepirà sempre la stessa identità. E non dimenticare di aggiornare regolarmente gli annunci: ogni volta che aggiorni foto o testi, assicurati che rimangano coerenti con il tuo brand (ad esempio se cambi stile di arredo in una casa, aggiorna le foto su tutti i portali, non solo su uno).
Passando ai social media, qui hai ancora più libertà di espressione, ma anche la responsabilità di mantenere la coerenza di cui tanto parliamo. Se usi Facebook, Instagram, TikTok o altri canali per promuovere le tue strutture, allinea immediatamente la grafica: aggiorna le pagine inserendo il nuovo logo e i colori del tuo brand ovunque possibile. Usa il logo come immagine del profilo della pagina Facebook della tua attività o come icona su Instagram, in modo che gli utenti associno subito quel simbolo ai tuoi contenuti Nella biografia/descrizione dei profili social, sottolinea il nome del tuo brand e magari uno slogan che riprenda la tua mission (es. “DolceVita Stays – Vivi la tua vacanza come un local”). Uniforma anche lo stile dei tuoi post: ad esempio, potresti decidere di applicare sempre la stessa cornice o filtro alle foto che pubblichi su Instagram, usare grafiche con i colori del brand per annunciare offerte, oppure creare un hashtag personalizzato legato al nome della tua attività. Tutto ciò costruisce nel tempo una presenza riconoscibile. Secondo vari studi, i social sono tra i canali migliori per permettere ai brand di entrare in contatto con i clienti e creare legami di fidelizzazione. Approfitta dunque di queste piattaforme per mostrare il volto umano e il dietro le quinte del tuo brand: fai stories dei tuoi appartamenti, racconta aneddoti, condividi le recensioni positive degli ospiti. Così il tuo marchio diventerà più vivo e vicino al pubblico, restando comunque sempre fedele a sé stesso.
Un ultimo consiglio: mantieni la coerenza su tutti i canali contemporaneamente. Se cambi qualcosa del tuo brand (un nuovo logo, un nuovo slogan, ecc.), aggiornalo ovunque: portali di prenotazione, social, sito web, biglietti da visita in appartamento, email di benvenuto automatizzate, ecc. Solo così eviterai confusione. Il tuo obiettivo è che un ospite, dopo averti scoperto magari su Airbnb e poi cercato su Instagram, ritrovi esattamente lo stesso marchio, gli stessi valori e la stessa impressione positiva. Questo rafforzerà enormemente la credibilità della tua attività.
Errori comuni da evitare nel branding degli affitti brevi
Anche i migliori possono inciampare in alcuni errori di branding. Per aiutarti a evitarli sin dall’inizio, ecco un elenco degli sbagli più comuni – trappole in cui è facile cadere quando si costruisce l’identità per le proprie strutture extra-alberghiere:
- Nomi generici o inflazionati: Evita assolutamente di battezzare i tuoi alloggi con nomi banali come “Casa al Mare”, “Appartamento Centro” o simili. Un nome troppo generico non ti distingue affatto e anzi rischia di farti confondere con decine di altri. Come abbiamo visto, nomi comuni e semplici difficilmente rimangono impressi, mentre servono creatività e originalità per distinguersi dalla concorrenza. Anche nomi troppo lunghi o complessi sono da evitare: devono poter essere ricordati e pronunciati facilmente da chiunque (magari anche da ospiti stranieri). In sintesi, il nome dev’essere unico ma anche semplice e memorabile.
- Assenza di un logo o elemento distintivo: Presentarsi senza un logo, un simbolo o comunque un qualunque elemento visivo caratterizzante è un’occasione persa enorme. Un brand senza logo è come un volto senza lineamenti: difficile da ricordare. Se non hai alcun logo, rimedia subito creandone uno (anche minimale) da usare ovunque – sul web e offline. Anche l’assenza di uno slogan o di un nome chiaro per la tua attività di property management può rientrare in questo errore: se ti presenti solo come “host Mario”, non stai costruendo alcun brand. Meglio avere un’identità (fosse anche “Mario Apartments” con un piccolo simbolo), piuttosto che niente.
- Immagine non coordinata (grafiche incoerenti): Uno degli errori peggiori è la mancanza di coerenza visiva. Ad esempio, utilizzare loghi diversi per proprietà diverse, oppure cambiare colori e font a seconda dell’umore, o ancora avere un sito elegantissimo ma annunci sui portali con grafiche amatoriali. Queste incoerenze fanno apparire il tuo marchio dilettantesco e confondono gli ospiti. Chi ti segue su un canale magari non ti riconosce su un altro. Evita quindi grafiche scoordinate: definisci il tuo kit visivo (logo, palette colori, font, stile fotografie, ecc.) e attieniti ad esso. Attenzione anche all’uso improprio del logo: non sgranare l’immagine caricando versioni a bassa risoluzione, non alterare i colori a caso, non usare proporzioni sbagliate. Tutto ciò danneggia l’impressione di professionalità.
- Foto poco professionali o non autentiche: Nel settore degli affitti brevi un errore madornale è pubblicare foto di scarsa qualità o, peggio, non rappresentative. Immagini sfocate, buie, vecchie o che mostrano qualcosa di diverso dalla realtà (magari foto d’archivio di case simili alla tua) compromettono immediatamente la fiducia. Come abbiamo ribadito, le foto devono essere realistiche e di alta qualità. Usare uno smartphone datato o non editare le immagini è un errore che può farti apparire poco professionale. Se non puoi permetterti un fotografo per ogni struttura, meglio imparare qualche base di fotografia d’interni piuttosto che accontentarsi di foto mediocri. Ricorda: un annuncio con brutte foto è quasi impossibile da recuperare, anche se la casa in realtà è bellissima.
- Ignorare portali e social nella strategia di brand: Alcuni host credono che “fare branding” significhi solo creare un logo e un sito, trascurando poi di applicare il brand su OTA e social. Errore! Come visto, se sulle piattaforme dove arrivano la maggior parte dei tuoi clienti (Airbnb, Booking, Facebook, Instagram) non mostri in modo consistente il tuo marchio, stai perdendo un’enorme opportunità. Non usare il nome coordinato nei titoli degli annunci, non caricare il logo dove possibile, oppure tenere pagine social spoglie e scoordinate con il resto sono sviste da evitare. Il branding deve vivere anche (e soprattutto) al di fuori del tuo sito personale. Assicurati che su ogni canale il cliente ritrovi subito il richiamo al tuo brand – che sia il nome, il tono o l’aspetto grafico. Coerenza online e offline a 360 gradi!
Strategie low-cost per property manager alle prime armi
Costruire un brand forte per le tue strutture di affitti brevi non richiede per forza budget astronomici. Se sei un property manager alle prime armi, magari con risorse limitate, ci sono comunque tante strategie a basso costo che puoi adottare per iniziare a dare identità al tuo business extra-alberghiero. Ecco alcuni consigli pratici per fare branding in modalità smart ed economica:
- Fai da te (con gli strumenti giusti): Oggi esistono numerosi strumenti online che ti permettono di creare elementi del brand in modo semplice ed economico. Ad esempio, per il logo puoi affidarti a generatori online gratuiti. Sul web ci sono molti siti – come Turbologo o simili – che aiutano a creare un logo gratis, in pochi click e senza competenze specifiche. Questa è l’opzione più economica ed è perfetta se hai già in mente un concept di base per il logo e vuoi realizzarlo da solo. Con un piccolo sforzo, puoi ottenere un risultato dall’aspetto professionale, capace di catturare l’attenzione dei futuri clienti. Allo stesso modo, piattaforme come Canva offrono modelli gratuiti per biglietti da visita, brochure, post social con design accattivanti..
- Sfrutta freelance e community: Se desideri un tocco più professionale per logo o grafica ma non vuoi spendere troppo, valuta di ingaggiare un freelance invece di un’agenzia costosa. Ci sono piattaforme come Fiverr o Upwork dove con 100-200 euro puoi ottenere un logo disegnato ad hoc da un professionista.
- Coerenza prima di tutto (costa zero!): Ricorda che mantenere la coerenza di brand non richiede denaro, ma attenzione e impegno. Usare sempre lo stesso nome, lo stesso logo e lo stesso stile comunicativo su tutti i canali è gratuito, basta mettercisi d’impegno. Ad esempio, crea un indirizzo email professionale con il tuo dominio (es. info@tua-casavacanze.it) e utilizzalo per tutte le comunicazioni con gli ospiti. Non costa quasi nulla (il prezzo di un dominio annuale) ma ti fa fare un salto di qualità in termini di immagine rispetto ad usare una Gmail qualunque. Allo stesso modo, impostare risposte automatiche o template di messaggi con il tono di voce del tuo brand non richiede soldi, solo tempo iniziale per scriverli. Standardizza i tuoi documenti: prepara un modello di guida di benvenuto con il logo e i colori aziendali che potrai riutilizzare per ogni appartamento; crea un layout uniforme per i post social così ogni volta non devi reinventare la grafica. Tutto questo aumenta la percezione di professionalità agli occhi del pubblico, senza incidere sul portafoglio.
- Formazione e ispirazione gratuite: Un’altra strategia low-cost è imparare autonomamente alcuni rudimenti di marketing e design. Ci sono un’infinità di risorse gratuite online: webinar, blog (come il nostro), gruppi di host su Facebook dove si discute anche di come migliorare il branding, video tutorial su YouTube per fotografare interni o usare Canva. Dedicare qualche ora a formarti su questi temi può farti risparmiare molti soldi ed errori. Inoltre, ispirati ai migliori: guarda come si muovono i brand di successo nell’hospitality (anche hotel di catena o altri host super-host con decine di case). Studia il loro nome, il loro sito, come si presentano su Airbnb e social. Ovviamente non per copiare, ma per carpire idee utili. Spesso notarai che dietro c’è semplicemente tanta coerenza e cura dei dettagli – cose che puoi replicare anche tu, adattandole al tuo caso, con poca spesa.
- Marketing digitale mirato ed economico: Infine, ricorda che fare branding significa anche promuovere quel brand. E ci sono modi economici per farlo. I social media, ad esempio, sono gratis: sfruttali a costo zero creando contenuti interessanti (foto belle, video tour degli appartamenti, consigli locali) per attirare follower e costruire una community attorno al tuo marchio. Puoi anche collaborare con micro-influencer locali offrendogli un soggiorno scontato in cambio di visibilità: è una forma di marketing dal costo ridotto ma potenzialmente efficace se scegli persone in target con il tuo pubblico. Inoltre, puoi realizzare piccole campagne di email marketing gratuite (basta raccogliere le mail degli ospiti dopo il soggiorno, sempre nel rispetto della privacy, e inviare loro periodicamente una newsletter con novità o offerte speciali per chi torna). Queste iniziative mantengono vivo il ricordo del tuo brand senza spendere praticamente nulla. Anche un sito web non è più un lusso: con strumenti come WordPress o i site builder dei channel manager puoi creare un sito di prenotazione diretta a costi irrisori, che ti farà apparire subito più professionale e indipendente dalle OTA. L’importante è che tutto sia coerente: se fai un sito, replicaci sopra esattamente logo, colori e stile usati altrove.
In sintesi, branding low-cost vuol dire fare scelte intelligenti: usare risorse gratuite, riutilizzare elementi su più fronti, attingere a competenze esterne in modo mirato quando serve, e metterci tanta creatività personale. Anche con budget ridotto puoi creare un’identità visiva notevole; dopotutto la coerenza, la chiarezza e l’unicità non costano niente, ma valgono tantissimo. Se sei all’inizio, parti dalle basi (nome, logo semplice, foto decenti) e poi pian piano affina il tuo brand man mano che cresci. Ogni piccolo miglioramento aggiungerà valore percepito alle tue strutture. Non lasciarti scoraggiare dai limiti di budget: come hai visto, le possibilità per fare branding in economia ci sono eccome!
Conclusione: dai valore al tuo brand e distinguiti!
In conclusione, costruire un brand forte e coerente per le tue strutture di affitti brevi è uno sforzo che ripaga ampiamente. Anche se può sembrare impegnativo curare ogni dettaglio – dal nome al logo, dalle foto ai colori – è proprio questa attenzione che ti farà spiccare in un settore competitivo come quello extra-alberghiero. Ogni ospite ricorderà l’esperienza non solo per l’alloggio in sé, ma per l’impronta che il tuo marchio gli avrà lasciato. Dunque, non lasciare che le tue proprietà restino anonime in mezzo a tante: inizia subito ad applicare questi consigli di branding e trasforma i tuoi appartamenti in una collezione riconoscibile, affidabile e apprezzata.
Sei un property manager con decine di appartamenti? Allora hai tra le mani un potenziale enorme: sfruttalo dando un’identità unica alla tua impresa di ospitalità. Che tu gestisca 5 case o 50, la differenza la farà la coerenza e la passione che metterai nel presentarle sotto un unico brand. Inizia ora a fare piccoli passi – magari creando quel logo che rimandavi da tempo o rinominando le strutture con un filo logico – e vedrai che ogni elemento andrà a rafforzare la tua immagine agli occhi del pubblico.
Non aspettare oltre: noi di HomeUnity siamo a disposizione per accompagnarti nel tuo percorso, con consigli, suggerimenti e l’esperienza di chi gestisce ogni giorno centinaia di casistiche come la tua! Contattaci tramite mail a partner@homeunity.it per fissare un primo incontro conoscitivo, definire lo stato della tua attività e creare un percorso su misura per il tuo successo!